Le scuole sono ricominciate, portandosi con sé quell’immancabile ansia da prestazione che sembra, a chi più e a chi meno, non abbandonarci mai.
Vi siete mai chiesti da dove derivi? Quale sia la sua definizione e se vi sia un modo per trasformarla in forza?
Secondo il dizionario psicologico l’ansia è definita come una condizione di allarme e di attivazione generale delle risorse fisiche e mentali dell’individuo. Anche Freud padre della psicologia, la definisce come ansia segnale che predispone l’uomo a reagire al pericolo attraverso la rapidissima attivazione di tutte le funzioni neurovegetative necessarie per una fuga o un attacco: accelerazione cardiaca, aumento del ritmo del respiro, tensione muscolare, aumento dell’attenzione e della vigilanza.
Individuabile già nell’uomo primitivo, questo meccanismo fisiologico si è sviluppato nel corso dell’evoluzione per aiutarci a sopravvivere. Al giorno d’oggi però l’ansia si attiva di fronte a sfide che minacciano non solo il fisico, ma anche il sistema emotivo.
Le conseguenze di uno stato d’ansia troppo frequente e prolungato includono stanchezza generale e problemi di salute, portando anche alla messa in atto di comportamenti autolimitanti e al rafforzamento di una visione negativa del mondo.
È fondamentale quindi essere a conoscenza di ciò che può attivare il proprio stato d’ansia e, ancora di più, sapere come intervenire, prima che diventi troppo forte e abbia conseguenze autolimitanti.
Sebbene il provare un’emozione vada al di là del controllo umano è possibile mettere in atto una serie di strategie al fine di valutare ciò che si prova, comprendendo così le proprie emozioni e riuscendo ad utilizzare misure contenitive di volta in volta sempre più efficaci. La chiave è sviluppare una competenza emotiva, ovvero saper riconoscere, accettare e tollerare l’emozione negativa senza che si trasformi in un sentimento troppo forte che ci limita nei nostri scopi.
Il Centro Serenamente affronta anche tali tematiche, oramai sempre più presenti nella vita di bambini e adolescenti, proponendo vari percorsi che mirano a vivere la difficoltà non come fallimento, delusione, errore o difetto ma come occasione per mettersi in gioco e acquisire nuove abilità. Per esempio, presso la nostra struttura, è possibile usufruire del servizio di tutoraggio, che mira a motivare i ragazzi ed accrescere la consapevolezza dei loro punti di forza ed il loro senso di autoefficacia, o corsi finalizzati all’acquisizione di strategie per la gestione dell’ansia, proponendo una visione differente di questo stato d’animo così profondo e spaventoso.