Laboratorio di metodo di studio
Il Centro Serenamente ha realizzato dei laboratori sul metodo di studio, destinati ai ragazzi con difficoltà nel percorso scolastico, a livello motivazionale, strategico e organizzativo. Il progetto è stato svolto presso la scuola secondaria di primo grado Copernico e Donatello, nel periodo compreso tra marzo e maggio 2012. Ventisei studenti suddivisi in quattro gruppi hanno partecipato a due incontri, di due ore a cadenza bisettimanale.
L’obiettivo generale del laboratorio è stato quello di trasmettere un approccio metacognitivo allo studio, volto ad insegnare allo studente “come fare ad imparare”, cercando di renderlo più sensibile ai propri problemi di studio e più consapevole delle diverse modalità con cui affronta un compito di apprendimento; promuovendo un atteggiamento positivo e motivato verso lo studio. Lo scopo di stimolare un atteggiamento metacognitivo nello studente è quello di favorire in lui un senso di maggior consapevolezza delle proprie abilità e della modificabilità di esse e di conseguenza della possibilità di migliorale.
Ci siamo posti questi obiettivi specifici:
- promuovere una motivazione al cambiamento delle strategie di studio meno funzionali attraverso la presentazione di strategie alternative più efficaci rispetto a quelle conosciute ed utilizzate dai ragazzi;
- incrementare la consapevolezza dell’importanza rivestita dall’organizzazione di tempi e luoghi idonei per lo studio;
- stimolare l’utilizzo di alcune tecniche per l’elaborazione, la memorizzazione e il recupero di un testo;
- promuovere una maggiore flessibilità nell’uso delle strategie in base al tipo di prova o compito;
- rinforzare l’idea che una pratica appena appresa non darà successi immediati, ma potrebbe dare grandi vantaggi a lungo termine con uso costante.
Per raggiungere questi scopi sono state proposte ai ragazzi delle attività pratiche associate a momenti di riflessione in gruppo. Durante ogni incontro i ragazzi sono stati invitati ad analizzare un diverso aspetto del proprio metodo di studio, focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche meno efficaci, con l’obiettivo di riorganizzarle o sostituirle con strategie più utili; contemporaneamente, si è cercato di valorizzare i punti di forza di ciascuno. Generalmente gli aspetti metodologici sono stati trattati durante la prima fase del laboratorio, a cui seguiva lo svolgimento individuale dei compiti, per finire con la condivisione e correzione di gruppo. Ad inizio e fine percorso, ad ogni ragazzo sono state somministrate delle prove di valutazione tratte dalla Batteria Amos 8-15:
- QAS – Questionario sull’Approccio allo Studio, costituito da 49 item che si riferiscono alle sette aree fondamentali che caratterizzano il buon approccio allo studio: motivazione, organizzazione del lavoro personale, elaborazione strategica del materiale, flessibilità allo studio, concentrazione, ansia ed atteggiamento verso la scuola;
- QCA – Questionario sulle Attribuzioni, che evidenzia quali sono le cause principali a cui lo studente attribuisce i propri successi e insuccessi scolastici.
Dalla valutazione iniziale, era emerso che i ragazzi non sempre sentivano di essere in grado di organizzarsi, pianificando i propri tempi di lavoro e le risorse. L’atteggiamento verso lo studio non sembrava inoltre sostenuto da una sufficiente motivazione. Alcuni di loro segnalavano anche la presenza di ansia in particolari situazioni scolastiche (interrogazioni e verifiche), dichiarando di avere difficoltà nella gestione della stessa. Alla fine del percorso è stato possibile osservare una tendenza al miglioramento soprattutto nell’area dell’organizzazione del lavoro personale, nelle abilità di elaborazione del materiale da studiare, nella flessibilità allo studio e nell’utilizzo delle proprie risorse di attenzione, con una diminuzione, per alcuni di loro, del livello di preoccupazione provata in varie situazioni scolastiche. Gli stessi ragazzi si sono dichiarati soddisfatti rispetto alle aspettative iniziali e sono apparsi propensi ad utilizzare alcune strategie condivise durante il percorso, maturando una maggiore consapevolezza circa i propri processi di apprendimento.
Inoltre essi hanno colto quanto la riflessione su se stessi, l’analisi dei propri obiettivi e delle proprie potenzialità possa essere legata alla motivazione ad apprendere e, di conseguenza, incidere sul proprio rendimento scolastico. Considerati gli esiti postivi, il progetto si è ripetuto nei due anni successivi.