Ogni anno per gli studenti la stagione estiva rappresenta uno spartiacque, un periodo di passaggio in cui ragazze e ragazzi possono finalmente approfittare delle vacanze per riposarsi e ricaricare le energie. Con la fine della scuola e l’arrivo del caldo e delle belle giornate, le routine acquisite nel corso dell’anno si modificano e anche le abitudini più consolidate tendono a risentirne, comprese quelle di studio. Riuscire a studiare durante l’estate è un’ardua impresa: l’aumento delle fonti di distrazione, la tendenza a procrastinare, i cali di motivazione sono tutti fattori che rischiano di interferire con la possibilità di condurre uno studio organizzato e produttivo. Eppure l’importanza di mantenere la mente “allenata” anche in estate è ben nota, soprattutto se a settembre si ha appuntamento con gli esami di recupero dei debiti formativi.
Diversi studi si sono occupati di analizzare gli effetti delle vacanze estive su ragazze e ragazzi, somministrando test rivolti ad esaminare il livello delle loro conoscenze e abilità prima dell’estate e subito dopo il rientro a scuola. In questo modo, si è visto come i lunghi mesi estivi tendano ad avere delle ricadute negative sull’apprendimento dei giovani studenti, provocando non soltanto l’arresto dei progressi, ma in alcuni casi addirittura una regressione significativa. Si tratta di un fenomeno conosciuto, descritto in letteratura come “summer learning loss”, che consiste nella perdita durante l’estate di quanto acquisito nel corso dell’anno scolastico. Pare che il problema sia diffuso e trasversale alle diverse fasce d’età. È evidente come la lontananza dalla scuola, e il conseguente venir meno delle opportunità di apprendimento che questa offre, rendano necessario il ricorso ad altre risorse educative, oltre che una considerevole revisione dei tempi e delle modalità di studio adottate. In questo senso il periodo estivo, se sfruttato in modo appropriato, può essere molto utile per consolidare e migliorare la propria preparazione al fine di affrontare bene l’anno scolastico successivo.
Durante le vacanze estive, la pianificazione dello studio assume un ruolo cruciale. La fine della scuola impone notevoli cambiamenti nella gestione del tempo: ai ragazzi vengono richieste maggiori capacità organizzative e autonomia. Ancor prima di mettersi sui libri, è importante realizzare un programma di studio che sia calibrato sul lungo periodo, non esageratamente impegnativo, e che tenga conto dei momenti di svago e riposo. La fase di pianificazione include la valutazione della quantità di materiale da studiare e del tempo a disposizione, in modo tale da poter distribuire il carico di lavoro e fissare dei sotto-obiettivi da raggiungere.
Una volta stabilito un programma di studio, il passaggio successivo consiste nel rispettarlo. Ecco, allora, cinque consigli per studiare al meglio durante l’estate.
- Sfruttare le mattine: impiegare le mattine per studiare aiuta a non perdere l’abitudine appresa a scuola; inoltre, le ricerche dimostrano che le ore della mattina sono quelle in cui si è più concentrati e produttivi.
- Trovare il luogo adatto: è importante poter disporre di uno spazio tranquillo, fresco, ben illuminato e dotato di tutto l’occorrente per lo studio; si può scegliere un angolo silenzioso della casa, oppure decidere di frequentare aule studio e biblioteche.
- Studiare insieme, ma disconnessi: mantenere i contatti con i propri compagni di classe e creare dei piccoli gruppi di studio può essere un’ottimo modo per motivarsi, confrontarsi e aiutarsi durante l’estate… purché si rimanga concentrati! In questo senso, l’utilizzo dello smartphone sarebbe invece da limitare: si tratta di una grossa fonte di distrazione che rischia di pregiudicare lo studio.
- Premiarsi per i traguardi raggiunti: fare sport, uscire con gli amici, trascorrere una giornata in spiaggia, coltivare i propri hobby… La consapevolezza che, dopo aver portato a termine un compito impegnativo, ci si potrà dedicare a un’attività piacevole aiuta ad avvertire meno il peso dello studio.
- Rivolgersi al nostro Centro: quando non si dispone di un metodo di studio adeguato, in presenza di particolari difficoltà in alcune materie, in caso di insufficienze, esami da superare o debiti formativi da recuperare, l’inizio di un percorso di lezioni private può rappresentare un punto di svolta. Poter contare sul sostegno di un’insegnante o di un tutor consente di vivere l’impegno scolastico più serenamente.