Il centro psicopedagogico: a servizio del benessere scolastico
Claudia il cui nome ovviamente è fittizio, giunge al Centro Serenamente nell’estate del 2012. Ha frequentato la classe prima del Liceo Artistico ed ha ottenuto la promozione con tre debiti formativi: matematica, fisica e inglese e ci chiede un supporto scolastico per affrontare gli esami di settembre.
E’ accompagnata al Centro dai genitori che mi raccontano delle sue difficoltà generalizzate negli apprendimenti scolastici fin dai tempi delle scuole medie; la descrivono come molto disorganizzata nel metodo di studio e riportano una profonda demotivazione verso la scuola in questo momento. Sono molto preoccupati perché ovviamente Claudia ha di fronte un’estate impegnativa e se non riesce a trovare qualche stimolo per studiare potrebbe perdere l’anno.
Claudia viene subito affidata a due insegnanti che la aiuteranno l’uno nel recupero della matematica e della fisica e l’altro dell’inglese. Molte volte l’intervento di Serenamente si ferma qui: i ragazzi vengono seguiti passo passo dai loro insegnanti nei tempi e nei modi utili al recupero della materia e al raggiungimento dell’autonomia nello studio di essa.
Ma molte volte è il caso di andare oltre, perché ciò non è sufficiente e come osservano correttamente i genitori di Claudia se non si riesce a farla uscire dalla china della demotivazione, l’intervento solo attraverso le ripetizioni non potrà sortire alcun effetto.
E così propongo a Claudia di conoscerla meglio per capire come mai viva queste sensazioni. Mi aiuto nel mio lavoro con dei test che mi danno un quadro preciso degli aspetti implicati negli apprendimenti: che tipo di potenzialità cognitive ha Claudia, qual’ è il suo atteggiamento verso lo studio e la scuola, le strategie e il metodo che usa ed infine se ci sono degli aspetti emotivi che interferiscono sull’apprendimento. Sappiamo bene infatti come una bassa autostima o un livello di ansia un po’ troppo alto siano una cattiva compagnia anche per gli studenti più dotati.
Ciò che emerge dai test mi dà molte informazioni utili che passerò ai nostri insegnanti che stanno seguendo Claudia al centro, in modo tale che possano tarare le modalità e gli obiettivi del loro lavoro sulle caratteristiche che sono state rilevate, ottimizzando il recupero e riducendone la tempistica.
Ma c’è di più. Questi pochi incontri che svolgo con Claudia mi consentono di instaurare un rapporto di fiducia in cui lei si apre e pian pianino parla delle due difficoltà e di ciò che vive a scuola, di come di senta sempre inferiore ai suoi compagni e della paura che spesso ha di deludere i suoi genitori.
Questi incontri sono per Claudia quindi un’occasione di riflettere su di sé e di ridimensionare un problema che le sembrava insormontabile. Questa nuova consapevolezza e il sostegno dei nostri insegnanti aiuteranno Claudia ad uscire vittoriosa dagli esami di riparazione con un impatto decisamente positivo sulla sua autostima e sulla fiducia di poter affrontare il nuovo anno scolastico senza problemi.